TRICKSTER di Opera Bianco
3 agosto alle ore 21:00

Un danzatore, solo in scena, si divincola tra citazioni cinematografiche e digitali, di natura e qualità diverse, con un focus su un’intera scena del film del 1921 The Playhouse, in cui Buster Keaton interpreta una scimmia che imita dei clichés del comportamento umano.
La danza è costruita attraverso un collage di materiali plurali e multiformi, i cui attraversamenti imprevedibili dispongono il corpo in uno stato di costante domanda. La qualità fisica è nutrita dalla pittura sensuale e cinetica di Francis Bacon.
Il ritratto che ne emerge in primo piano è un corpo abitato, animato dal dialogo continuo e serrato tra la propria specificità anatomica e gli inviti, quasi acrobatici, delle partiture.
Questo lavoro interpella il Trickster, figura liminale tra il mondo degli uomini e quello degli dei. Nel presiedere i confini delle città, delle regole e della vita sociale, contemporaneamente ne confonde le distinzioni. Il Trickster rovescia sensi e significati e nel distruggere crea, o meglio ricrea, in una posizione mai dominante, ma sempre laterale, duplice e dialogica.

“Guardando F. Bacon ho la sensazione che il corpo sfugga. Anche B. Keaton sfugge mentre cade, sfugge perché cade. A cosa sfugge? Alla sua presenza. È inafferrabile. Non ha una forma perché appena si sistema in una, è sorpreso da un’emergenza che gli chiede di assumerne un’altra. Il corpo si scioglie, cola, è mosso, fugge allo sguardo, la sua cinetica non è contenibile in un’anatomia. È un corpo posseduto da forze. 

L’uso delle citazioni è funzionale all’attraversamento continuo di altre materie nella carne del danzatore. Arrivano pixel, scariche elettriche, immagini effimere del web, dell’archivio del cinema, della pellicola trasformata in digitale, e tutto questo diventa carne, peso, muscoli, acrobazia, respiro. Diventa la vita di un animale davanti a me che guardo. Questo corpo umano diventa esso stesso il montaggio.”  V.S.

Alle ore 21:00 nell’antica Chiesa del Borgo.

concept, regia, luci, spazio Vincenzo Schino
coreografia Marta Bichisao
suono Dario Salvagnini
pittura Pierluca Cetera
performer Luca Piomponi
macchinistica Fabio Tomaselli
produzione PinDoc, OPERABIANCO