3 agosto RIO alle ore 19:00
Rio è attanagliata dalle aspettative, della sua famiglia e della società, dalla difficoltà di seguire la propria passione nonostante tutto e tutti…
Un viaggio dolce e amaro verso l’accettazione delle nostre fragilità, scoprendo che possono essere anche la nostra forza.
Accettare l’imperfezione, imparare ad amarsi, sempre: è questa la vera libertà, per Rio e per noi!
Vi è mai capitato che le voci interiori ed esterne vi sovrastassero a tal punto da non riuscire ad avanzare, rimanere bloccati?
Beh, se non vi è mai capitato, buon per voi!
A Rio invece… è successo, un’altra volta.
Non sa dire come, né da quanto tempo, ma il vero guaio, dice, è essersene accorta!
Animale strano, l’essere umano. Capace, con grande abilità, di rimanere intrappolato nelle difficoltà che la vita e lui stesso, crea.
Ma sarà proprio vero che prenderne coscienza sia la cosa che fa più male? E come fare a uscirne?
La storia di Rio è una discesa dentro i blocchi che aggrovigliano un’esistenza. Un viaggio dolce e amaro che ci parla della nostra vulnerabilità e di come, accogliendola, possa essere punto di forza.
Per fortuna Rio non è sola come crede e troverà tanti aiuti nell’attraversare alcune fasi della vita che non sempre si svolgono in perfetta armonia.
L’equilibrio perfetto abita solo nelle cose morte. Per il resto, noi vivi, si danza tra la terra e il cielo creando nuove strade. Le nostre.
Alle ore 19:00 sulla collina.
TEATRO E FUNAMBOLISMO
Combinando la potenza del linguaggio teatrale, che racconta e trasmette emozioni, con
l’aspetto simbolico, performativo e altrettanto emozionante del funambolismo, si dà vita a un
racconto che attraversa più piani di esperienza anche per chi ne fruisce.
RIO
3 agosto alle ore 19:00
Giulia Cammarota
Nata a Torino nel 1990. Diplomata alla scuola di teatro Galante Garrone di Bologna come attrice di prosa e presso la scuola Cirko Vertigo dove si specializza nella disciplina del filo teso. Dal 2019, selezionata dal funambolo Andrea Loreni per il progetto Wires Crossed Italia, approccia il funambolismo, quindi il lavoro con il bilanciere e cavi sempre più lunghi e alti.