Il 26 luglio Moths si configura come evento performativo in cui composizione e improvvisazione si intrecciano in un dialogo radicale e complice. Danza e musica decostruiscono e modellano punteggiature inedite, dispiegando un territorio condiviso in cui il corpo si fa suono e ritmo, e dove suoni e rumori si incarnano.
Corpo, voce, disegno coreografico: Simona Bertozzi
Chitarra, elettronica, voce, speaker preparati e composizione: Luca Perciballi
Luci: Lucia Ferrero
Alle ore 21:00 nell’antica Chiesa del Borgo.

MOTHS
26 luglio alle ore 21:00
La falena danza incessantemente, vibra, disegna ellissi verso una morte irresistibile: un istinto verso la luce e il calore più forte dell’autoconservazione. La sua è una parabola di tensioni, un orbitare irrimediabile, inevitabile. È un corpo che non cerca salvezza, ma resta esposto, sensibile, vulnerabile.
MOTHS si sviluppa nell’orbita di una tensione costante: attrazione, collisione, dissolvimento. Abitare la precarietà come condizione permanente – non come ostacolo, ma come possibilità – trasforma il movimento in gesto affilato e tenace, nello slancio, nell’impatto con l’aria, nella vertigine del desiderio.
In questo paesaggio instabile, la falena si fa figura liminale, emblema di un corpo che cesella l’attrito con la grazia della resistenza. Il corpo si muove in spirali frammentate, disegna traiettorie interrotte, persiste nella fragilità come atto generativo. La scena si costruisce come uno spazio di riverberi e geometrie. La danza di Simona Bertozzi, pulsante e sussurrata, si intreccia con la chitarra di Luca Perciballi, elettrica, elettronica, trasformata. Sonagli e speaker preparati suggeriscono una meditazione su una tecnologia resa corporea, umana e vibrante.