Il 24 e il 25 luglio Aspettando Godot, l’ultimo lavoro creato del Teatro dei Venti con il Gruppo l’Albatro a Trasparenze Festival.
Lo spettacolo debutta dopo un percorso di creazione nell’ambito del progetto Abitare Utopie.
Una replica al giorno, nell’antica Chiesa del Borgo.

Nel silenzio, sulla soglia tra la coscienza e la dimenticanza, Vladimiro sentenzia: “L’aria risuona delle nostre strida. Ma l’abitudine è una grande sordina”. Aspettando Godot, caposaldo del teatro dell’assurdo, con il suo ritmo crudele, ironico, costellato di chiacchiere debordanti e silenzi rivelatori, viene portato in scena dal Gruppo l’Albatro, storico progetto di Teatro e Salute Mentale del Teatro dei Venti. Questo testo, votato al servizio della scena, vive perché non assoluto. L’appello reciproco tra i personaggi moltiplica quella teatrale del pubblico e presenziare allo spettacolo equivale allora a spalancare la bocca, ad accogliere l’eco di una verità esistenziale. L’ineluttabilità del nostro tragico essere-nel-mondo non deve essere vissuto con tragicità, non necessariamente. La componente umoristica è la chiave privilegiata, un riso che contiene le scomode increspature dell’essere entro i margini della leggerezza e ne permette un’accettazione. In questo modo, l’assurdo si incastra nel mosaico di un senso non ultimo, che appartiene a tutti.

ASPETTANDO GODOT
24 luglio ore 21:00
25 luglio ore 20:30

Con Luca Bartoli, Giulio Ferrari, Davide Filippi, Maria Chiara Papazzoni, Antonio Congedo, Gilberto Gibellini.
Hanno partecipato al percorso di creazione anche Francesca Nardulli, Marcello Padovani, Patrizia Vannini, Sara Camellini, Giulia Iurato, Matteo Manfredini
Regia Stefano Tè
Percorso di creazione a cura di Oxana Casolari, Francesca Figini, Alessandro Berardi.
Assistente alla regia Letizia Nurra
Ideazione costumi e scenografia F.M. detenuto della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia(MO), nell’ambito del progetto europeo AHOS–All Hands on Stage
Realizzazione costumi e scenografie F.M. e Teatro dei Venti
Scrittura prologo ed epilogo Maria Chiara Papazzoni e Letizia Nurra.

Una produzione Teatro dei Venti con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna.
Percorso di creazione realizzato nell’ambito del progetto regionale Teatro e Salute Mentale, con il sostegno del DSM – DP dell’AUSL di Modena, dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese e della Fondazione di Modena all’interno di Abitare Utopie.