Lo spettacolo Amleto del Teatro dei Venti il 26 luglio approda a Gombola per Trasparenze Festival, alle ore 17.00 nella Chiesa.
Amleto
26 luglio ore 17:00
Uno spettacolo realizzato nella Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia
Drammaturgia Vittorio Continelli e Stefano Tè.
Regia Stefano Tè.
Con attori e allievi attori del Teatro dei Venti e attori della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia.
Musica dal vivo Alessandra Fogliani (pianoforte).
Costumi Nuvia Valestri, Maria Scarano – Atelier Polvere di Stelle e Teatro dei Venti.
Maschere (costruzione e azioni fisiche) Valentino Infuso.
Luci e audio Luigi Pascale.
Ideazione scenografia Stefano Tè, progettazione della scenografia e dei costumi a cura di F. M. detenuto del Carcere di Castelfranco Emilia, nell’ambito del progetto europeo AHOS All Hands on Stage.
Assistente alla regia Francesco Cervellino.
Produzione Teatro dei Venti in coproduzione con Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT/Teatro Nazionale.
Le trame e gli interessi dei personaggi della tragedia si snodano nella cornice oscura di una Elsinore buia e austera, in un palazzo nero, composto di scale e piani che si intersecano tra loro fino a confondersi. Così appare da fuori la corte dalla quale Amleto è disgustato: corrotta e traditrice. Lì dentro i personaggi si inseguono in un ritmo incalzante, tramando e agitandosi. Finché non irrompe il Teatro. Teatro e attori sono le armi di cui si serve il Principe per dare la caccia alle coscienze, per gettare luce su ogni inganno. Armi per arrivare alla verità o a qualcosa che le somigli. La drammaturgia, essenziale, offre ad attori e personaggi linee nette su cui muoversi. Il linguaggio è diretto, semplice, quasi del tutto privo dei giochi e delle vertigini che caratterizzano l’originale e che si ritrovano però nella struttura scenica, nel movimento di insieme degli attori e nel montaggio delle sequenze. Non mancano i momenti lirici ma l’obiettivo perseguito è stato quello della semplicità, tenendo sempre presente la volontà di arrivare al cuore delle questioni che attanagliano i personaggi e, come di consueto con Shakespeare, l’umanità. L’allestimento di “Amleto” nella Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia (MO) chiude la trilogia shakespeariana realizzata dal Teatro dei Venti nell’ambito dei progetti nelle Carceri, insieme al “Giulio Cesare” con gli attori del Carcere di Modena e al radiodramma su “Macbeth”, registrato con le voci degli attori e delle attrici di entrambi gli istituti penitenziari. La trilogia è anche campo di prova del progetto AHOS All Hands on Stage, cofinanziato dalla Comunità Europea, che prevede la professionalizzazione dei detenuti in diversi ambiti lavorativi legati al teatro, quali tecnici, macchinisti, scenografi. Tutta la trilogia Shakespeariana rientra nel triennio di attività del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna.