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Lunedì 24 luglio è iniziata la residenza-studio organizzata dal Teatro dei Venti in collaborazione con C.Re.S.Co. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, nell’ambito di Trasparenze XI edizione. Si tratta di un processo di studio e confronto intensivo, mediante quattro tavoli di lavoro distinti tra Artisti, Organizzatori, Amministratori teatrali, Spettatori.

Il tema è “Attraversare il vuoto” ed ogni tavolo di lavoro è coordinato da uno o più testimoni, figure che possono accompagnare gli ospiti verso la creazione di una restituzione finale. Desideriamo recuperare il valore del tempo dedicato al confronto. Un tempo non votato all’utile.

Un tempo che noi stessi riconosciamo come prezioso e insostituibile, ma che nel lavoro quotidiano interrompiamo, rimandiamo, tralasciamo. Crediamo fermamente nella necessità di prenderci un tempo generoso, in cui dare e ricevere, riflettere insieme, andare a fondo. Approfittare di questo momento di confronto può aiutarci ad avere una visione più chiara di noi e del nostro operato. Siamo certi del valore che può avere la presenza di una comunità di artisti, seppur temporanea, in luoghi in cui la comunità è forte eppure sembra scomparire, in una delle tantissime Aree interne in via di spopolamento. Sentiamo la necessità di stare nel mezzo dell’urgenza, capire le ragioni dell’abbandono e della fuga, gestire la difficoltà della natura, scavare fino alle radici dimenticate per investirle di nuovo senso, seminare nelle crepe del paesaggio per farne nuove coordinate, nuove costellazioni, nuove soluzioni per vivere insieme. Continuiamo ad abitare il margine, convinti della sua centralità come motore di cambiamento.

Non ci incontriamo per metterci in opposizione ad un unico, grande nemico sistemico da abbattere, ma per creare relazioni e possibilità, per edificare. Vorremmo riunirci adesso, in questo momento storico tempestoso, per fare un salto nel vuoto.

Per ospitare questa iniziativa sono stati scelti del luoghi disseminati sul territorio di Gombola. Quattro luoghi che attraversano la storia locale o la natura, da abitare con i Tavoli di Lavoro dalle ore 10:00 alle ore 17:00.
1. Antica Chiesa di S. Michele Arcangelo – Piazza del borgo di Gombola
2. Mulino di Gombola – Percorrenza: 15 minuti a piedi dal borgo di Gombola
3. Radura nel Bosco – Percorrenza: 10-30 minuti a piedi dal borgo di Gombola
4. Palaveggio – Percorrenza: 50 minuti a piedi dal borgo di Gombola

Oltre ai luoghi dei tavoli sono stati individuati dei luoghi del Borgo di Gombola che i partecipanti scopriranno e abiteranno nella quotidianità
della Residenza, prima e dopo i Tavoli di Lavoro. L’accesso è libero e caldamente consigliato.
• Luogo del Silenzio, per sostare e meditare
• Luogo del Dialogo a Due, per l’ascolto diretto
• Luogo del Canto, per le armonie individuali e collettive
• Luogo della Radio, un Open Mic per i pensieri a cui dare voce *
• Luogo della Lettura e della Scrittura, per le parole da fissare su carta
• Luogo della Costruzione, per edificare insieme
• Luogo dei Volti, per testimoniare la presenza
*Per un’ora al giorno i partecipanti hanno la possibilità di registrare la propria voce condividendo le riflessioni emerse durante la giornata. È possibile contribuire individualmente o in compagnia di altre persone. Questi contenuti vengono raccolti e rimaneggiati da Francesco Chiantese, per confluire nella puntata radiofonica giornaliera di PIONIERI DELL’INVISIBILE in onda su Cosmic Fringe Radio – webradio dell’Associazione Ultimo Punto di Pennabilli (Rimini). Le puntate di PIONIERI DELL’INVISIBILE saranno 5 in tutto: le prime 4 andranno in onda ogni sera (24- 27 luglio) alle ore 22:00, mentre la numero 5 sarà in diretta venerdì 28 alle ore 10:00. Per ragioni organizzative e tecniche, il Luogo della Radio è l’unico luogo il cui accesso è possibile esclusivamente durante una fascia oraria delimitata.

LA VISIONE POETICA
Il vuoto è condizione necessaria di tutte le cose esistenti:
dal vuoto tutto emerge e si inabissa, si nasconde e si disvela.
Il vuoto spaventa e libera, spazza via le certezze e lascia spazio agli interrogativi.
Come lo attraversiamo?
Come lo abitiamo?
C’è ancora qualcosa che possiamo fare?
C’è un “noi”? O esisto solo “io”?
Abitiamo teatri, città e mondi diversi.
I nostri percorsi a volte si sono intrecciati e a volte ci hanno portato lontano.
Ma sul fondo resta una scintilla che brucia senza sosta.
Da lì tutto parte e tutto torna.
Vi invitiamo a cercare con noi le risposte a queste e altre domande.
Siete dei nostri?