Sono disponibili alcuni posti aggiuntivi per la residenza-studio organizzata dal Teatro dei Venti in collaborazione con C.Re.S.Co – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, nell’ambito di Trasparenze XI edizione, dal 24 al 28 luglio a Gombola (Polinago, MO).

Si tratta di un processo di studio e confronto intensivo, mediante quattro tavoli di lavoro distinti tra Artisti, Organizzatori, Amministratori teatrali, Spettatori. La residenza prevede una partecipazione continuativa dal pomeriggio di lunedì 24 alla mattina di venerdì 28 luglio.

COSA OFFRE IL PROGETTO: vitto e alloggio nelle giornate di residenza.
QUALI SPESE RESTANO AI PARTECIPANTI: costo dei viaggi per raggiungere Gombola e spostamenti interni.

Invio richieste di partecipazione entro il 10 luglio,
scrivendo a organizzazione@trasparenzefestival.it

IL TEMA

Il tema di ciascun tavolo sarà “Attraversare il vuoto” e sarà coordinato da uno o più testimoni, figure che possano accompagnare gli ospiti verso la creazione di una restituzione finale. Desideriamo recuperare il valore del tempo dedicato al confronto. Un tempo non votato all’utile.
Un tempo che noi stessi riconosciamo come prezioso e insostituibile, ma che nel lavoro quotidiano interrompiamo, rimandiamo, tralasciamo.

Crediamo fermamente nella necessità di prenderci un tempo generoso, in cui dare e ricevere, riflettere insieme, andare a fondo. Approfittare di questo momento di confronto può aiutarci ad avere una visione più chiara di noi e del nostro operato.

Siamo certi del valore che può avere la presenza di una comunità di artisti, seppur temporanea, in luoghi in cui la comunità è forte eppure sembra scomparire, in una delle tantissime Aree interne in via di spopolamento. Sentiamo la necessità di stare nel mezzo dell’urgenza, capire le ragioni dell’abbandono e della fuga, gestire la difficoltà della natura, scavare fino alle radici dimenticate per investirle di nuovo senso, seminare nelle crepe del paesaggio per farne nuove coordinate, nuove costellazioni, nuove soluzioni per vivere insieme. Continuiamo ad abitare il margine, convinti della sua centralità come motore di cambiamento.
Non ci incontriamo per metterci in opposizione ad un unico, grande nemico sistemico da abbattere, ma per creare relazioni e possibilità, per edificare.
Vorremmo riunirci adesso, in questo momento storico tempestoso, per fare un salto nel vuoto.

IL CONTESTO

Da tre anni a questa parte, Teatro dei Venti sta costruendo a Gombola, piccolo borgo nell’Appennino modenese, un progetto ambizioso: la creazione di un centro culturale per residenze artistiche in dialogo con il territorio.
Una casa per gli artisti, un luogo di ricerca pura e custode di un tempo sospeso, non per forza produttivo. Sin dall’inizio ci siamo mossi per ottenere fondi che permettessero agli ospiti di usufruire gratuitamente dei nostri spazi, ma la strada è tuttora in salita.

Grazie al sostegno di ATER Fondazione, della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione di Modena e con la generosità degli artisti e della nostra affezionata comunità di volontari, gli Abitanti Utopici, siamo riusciti a portare le ultime tre edizioni di Trasparenze Festival in Appennino. Abbiamo così aperto le porte dell’Ostello Podesteria di Gombola e dell’Antica Chiesa di San Michele ad artisti e spettatori.

Seguendo la nostra intuizione iniziale e mossi da un’urgenza poetica e politica, vorremmo oggi dare a Trasparenze una nuova forma.
Vorremmo fare un ulteriore passo verso l’idea di “casa accogliente” che ci prospettiamo dall’inizio di questo viaggio.

Il nostro obiettivo è la creazione di una comunità artistica che viva quotidianamente i luoghi e i paesaggi di Gombola.

Programma Trasparenze XI edizione: Gombola (MO) 18 – 30 luglio 2023.

LA VISIONE POETICA

Il vuoto è condizione necessaria di tutte le cose esistenti:
dal vuoto tutto emerge e si inabissa, si nasconde e si disvela.
È materia aperta, vasta, sconfinante, fluida in tutte le sue parti.
È abolizione dei limiti e delle opposizioni.
È rimozione dell’eccesso, spazio di respiro, silenzio pacifico.
Permette infinite possibilità di creazione e metamorfosi.

Il vuoto spaventa e libera, spazza via le certezze e lascia spazio agli interrogativi.

Come lo attraversiamo? A passo d’uomo o alla velocità della luce?
Come lo abitiamo? Cerchiamo riparo sottoterra o seguiamo le rotte degli uccelli migratori?

Ci teniamo stretti nel flusso della corrente o ci avviciniamo alla riva?
Com’è stare nel mezzo? Cosa significa essere equilibristi in bilico?

Com’è brancolare nel buio? Come si costruisce una bussola? Dov’è finita la Stella Polare?
Ci sono altre stelle che possono orientare il nostro cammino? Abbiamo bisogno delle stelle?

Di cosa abbiamo bisogno? Come esseri umani ci bastiamo?
Dobbiamo fare la muta, ibridarci, abbandonare ogni pretesa di antropocentrismo?

Il vuoto ci trasforma? Cosa cambia in noi e cosa resta uguale?
Il nostro obiettivo è fisso o sempre in movimento?
Possiamo decostruire la nostra identità e ripartire da capo?
Possiamo rifare tutto esattamente nello stesso ordine?

C’è ancora qualcosa che possiamo fare?
C’è ancora qualcosa?

C’è un “noi”? O esisto solo “io”?
E se “noi” non esistiamo più, possiamo ancora ricucire i frammenti della nostra comunità?
Possiamo prestarci gli occhi, le mani, le orecchie, le gambe?
È possibile intessere nuove strade da percorrere collettivamente?

Abitiamo teatri, città e mondi diversi.
I nostri percorsi a volte si sono intrecciati e a volte ci hanno portato lontano.
Ma sul fondo resta una scintilla che brucia senza sosta.
Da lì tutto parte e tutto torna.

Vi invitiamo a cercare con noi le risposte a queste e altre domande.

Siete dei nostri?

Info e invio adesioni: organizzazione@trasparenzefestival.it