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Giovedì 29 luglio, dopo la presentazione della rivistaQUADERNI DI TEATRO CARCERE 7
Teatro dei Segni, Via S. Giovanni Bosco 150 (MO)
PADRI E FIGLI. Recital

Con Carlo Garavini, Eugenio Sideri, Le Oltraggiose, Vincenzo Picone, Cecilia Di Donato, Fabio Banfo

Testi dagli Istituti Penitenziari di Ravenna, Reggio Emilia, Parma 

Per tre anni sei compagnie di Teatro Carcere in Emilia Romagna hanno lavorato su un tema comune: “Padri e figli”, producendo diversi spettacoli con detenute donne e detenuti uomini. Il recital che si propone questa sera è una tappa conclusiva comune di tanti e diversi percorsi nati da suggestioni letterarie le più diverse, da Perrault a Pasolini, da Shakespeare a Omero, fino a Dante. Sul palco alcuni attori professionisti e registi delle compagnie ripercorrono le pagine più intense nate nel lavoro teatrale in carcere.

Bio

Eugenio Sideri fondatore della compagnia Lady Godiva Teatro, realizza numerosi spettacoli come autore e regista, partecipando a stagioni teatrali e festival.
Come drammaturgo, si occupa da anni di teatro di impegno sociale e civile, raccontando di Resistenza, mafie, violenza assistita, morti bianche.
Si occupa inoltre, con i suoi testi, di mito (Orazione epica, ed. Fernandel 2019) o di personaggi capaci di imprese eroiche, come ad esempio Alfonsina Strada, prima ed unica donna a correre il Giro d’Italia del 1924.
Svolge attività pedagogica teatrale, occupandosi in particolare di progetti con adolescenti (Le Oltraggiose, gruppo di lavoro a Ravenna sulla violenza di genere, ed anche Progetto Dante, laboratorio permanente all’interno del Liceo Carducci di Ferrara) e lavorando, dal 2016, all’interno della Casa circondariale di Ravenna.

Cooperativa Sociale Le Mani Parlanti La Cooperativa Sociale “Le Mani Parlanti” ONLUS nasce nel 1988, come insieme di professionisti negli ambiti psicologico ed educativo, ed effettua attività presso gli istituti penitenziari di Parma, in convenzione con l’azienda AUSL di Parma – DIASM.DP – unità operativa salute mentale e tossicodipendenza negli II.PP. 

Il Centro Teatrale MaMiMò è un gruppo di lavoro stabile, che attraverso una continua attività di perfezionamento e scambio artistico, costituisce un punto di riferimento teatrale produttivo di rilevanza nazionale, e un modello di aggregazione culturale sul territorio.
Costituito come associazione di promozione sociale dal 2004, dal 2012 è sostenuto dalla Regione Emilia Romagna come Organismo di produzione di spettacolo. 
L’insegnamento del teatro in carcere segue l’etica e i principi che caratterizzano la nostra Scuola di Teatro. Centro indiscusso del percorso pedagogico- teatrale è l’individuo, l’allievo che invitiamo sin dal primo approccio al teatro, ad occuparsi del proprio spirito. L’idea fondante del nostro progetto di teatro-carcere è quella di creare un percorso educativo volto a costruire e sviluppare una maggiore consapevolezza ed una diversa idea di se stessi e del mondo. Il Teatro, prima di essere una forma d’arte, è uno straordinario strumento di indagine della propria identità, di quella dell’Altro e della realtà che ci circonda. Dopo l’esperienza del 2017 che ha visto il centro teatrale MaMiMò dirigere il gruppo di Teatro della casa circondariale di Reggio Emilia abbiamo vinto il bando del biennio 2019/2021 e ottenuto il rinnovo per il  2021/2023.