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Sabato 31 luglio, ore 19.30 
Borgo di Gombola (MO) 
ARCIPELAGO TOUR

di e con Banda Rulli Frulli 
Progetto di musica, integrazione e riutilizzo creativo dei materiali di recupero
presso la Fondazione Scuola di Musica C. & G. Andreoli 

La Banda Rulli Frulli nasce a Finale Emilia (MO) nel settembre del 2010 da un’idea di Federico Alberghini.
Prende il via come progetto sperimentale all’interno della Fondazione Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli, in convenzione con il servizio di Neuropsichiatria infantile dell’azienda USL di Mirandola.
Dal 2010 ad oggi il numero dei suoi partecipanti è cresciuto arrivando a contare oltre 70 membri tra ragazze, ragazzi, adolescenti e giovani, abili e diversamente abili. La Banda Rulli Frulli costituisce un gruppo composito per età, genere e capacità, aperto ad aspiranti musicisti dagli 11 ai 30 anni. Grazie alla convenzione con il servizio NPIA di Mirandola il progetto è riuscito, nel corso degli anni, a permettere l’inserimento nel gruppo di 18 ragazzi diversamente abili non seguiti da tutor all’interno del progetto. Rulli Frulli è un eterogeneo collettivo musicale in cui si mescolano didattica e divertimento, dove ogni componente è coinvolto nella costruzione di qualcosa di unico insieme. La Banda si propone come una realtà che mira al coinvolgimento dei suoi partecipanti, superando le barriere della disabilità perché uniti dal desiderio di far musica d’insieme. La Banda è diretta da Federico Alberghini, in collaborazione con Marco Golinelli, Sara Setti, Federico Bocchi e Edoardo Samain (tutti insegnanti all’interno della Fondazione).

Il progetto e le attività

L’attività della Banda Rulli Frulli è parallela ai corsi – per così dire – canonici offerti dalla scuola, ma gli obiettivi su cui si concentrano i suoi coordinatori riguardano aspetti che solitamente si considerano “paralleli” all’attività musicale. Prima di tutto la RICERCA SONORA: è fondamentale entrare dentro la materia intesa come materiale) che suona, capire un oggetto che suona, come suona e perché suona. Questo è un passaggio che il musicista con la “emme maiuscola” svolge lungo tutta una carriera; per la Banda Rulli Frulli invece è un modo istintivo (quasi primitivo) di entrare in contatto con uno strumento di espressione che – seppur modificato e personalizzato – permette ai ragazzi di parlare un linguaggio universale, cioè il RITMO. All’attività di laboratorio musicale, durante la quale prende forma il concerto-spettacolo che il gruppo porta in tour durante il periodo estivo, si affianca quella di laboratorio costruzione strumenti a partire da materiali di recupero. Utilizzare materiali di recupero, e basare quasi tutto il sound della Banda su strumenti che in realtà strumenti non sono, è stata una grande scommessa. Scoprire che un bambino o un ragazzo riesce a vedere in una casseruola arrugginita un piccolo tamburo non è certo una novità e non stupisce più nessuno. Ben diverso è rendersi conto che, con il dovuto coordinamento tutti questi materiali trovano un senso comune e generano un effetto che nulla ha da invidiare allo strumento classico, o meglio allo “strumento prodotto industrialmente”.
È durante le attività di costruzione strumenti che i ragazzi sono spronati a ricercare sempre di più, a trovare il marchingegno che più li soddisfa, a toccarlo, annusarlo, romperlo, capirlo, colorarlo, mutarlo finché non li rappresenta appieno, tutto con un fine ultimo ben preciso: renderlo parte del “tutto” sonoro della Banda. Nello stesso modo in cui ogni strano oggetto viene studiato, capito e messo in condizione di dare il suo contributo al suono della banda, anche ad ogni ragazzo, con le sue abilità, con i suoi gusti, con il suo modo di esprimersi viene data l’opportunità di diventare parte integrante del gruppo. È proprio così che bidoni di plastica ricolorati, griglie di pentole, tubofoni intonati o vecchi cestelli di asciugatrici rinascono come strumenti musicali trovando il loro spazio come strumentazione fissa all’interno dello spettacolo che in inverno prende forma durante le prove settimanali.