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La compagnia Frosini/Timpano porterà a Trasparenze ACQUA DI COLONIA, prima parte: ZIBALDINO AFRICANO sabato 13 maggio alle 21.00 presso il Teatro dei Segni.

Testo, regia, interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
Consulenza Igiaba Scego
Voce del bambino Unicef Sandro Lombardi
Aiuto regia e drammaturgia Francesca Blancato
Scene e costumi Alessandra Muschella e Daniela De Blasio
Disegno luci Omar Scala
Progetto Grafico Valentina Pastorino
Uno spettacolo di Frosini / Timpano Produzione Accademia degli Artefatti, Kataklisma teatro
Con il contributo produttivo di Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse Con il sostegno di Armunia Festival Inequilibrio
Si ringrazia Teatro di Roma, C.R.A.F.T. Centro Ricerca Arte Formazione Teatro

Noi siamo colonialisti?
Lo siamo stati?
Che ne sappiamo?
E che c’entriamo?
E oggi cosa siamo?

Il colonialismo italiano. Una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia già nell’Ottocento, ma che nell’immaginario comune si riduce ai 5 anni dell’Impero Fascista. Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c’entra col presente? Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. Vista dall’Italia, l’Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell’Ottocento; Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque “noi” con “loro” non c’entriamo niente; gli africani stessi sono tutti uguali.  E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno, sull’autobus, per strada, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come un macigno.

Elvira Frosini e Daniele Timpano, sono autori, registi e attori. I loro lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri, festival, e contesti performativi in Italia e all’estero, tra gli altri: Romaeuropa Festival, Teatro Argentina di Roma, Teatro Elfo Puccini, Bassano Opera Estate/Festival B.Motion, Festival Inequilibrio/Armunia di Castiglioncello (Li), Teatro della Tosse, Festival delle Colline Torinesi, Teatro Bellini di Napoli, Teatro India di Roma, Festival Short Theatre Roma, Teatro Civile Festival, “Face a Face” / Theatre de la Ville Parigi, Place à l’Art Performance e La Nuit Blanche di Parigi, Asti Teatro. Tra i loro spettacoli ricordiamo: Dux in scatola (2006), Reperto#01 (2006), Ecce robot! (2007), Sì l’ammore no (2009), Risorgimento pop (scritto con Marco Andreoli, del 2009), Ciao bella (2010), Digerseltz (2012), Aldo morto – tragedia (2012), Zombitudine (2013), Alla città morta. Prima epistola ai romani (2014), Carne (2016), Acqua di colonia (2016). Con i loro lavori sono stati pubblicati da vari editori e finalisti e vincitori di numerosi premi: Dux in scatola è stato finalista ai Premi Scenario e Vertigine, pubblicato da Coniglio nel 2006 e da Hystrio nel 2008, e con Risorgimento Pop sono stati tradotti e presentati a Parigi per Face à Face. Reperto#01 è stato finalista al Premio VDA nel 2006, e Sì l’ammore no finalista al Premio Dante Cappelletti/Tuttoteatro.com nel 2009. Dux in scatola, Risorgimento Pop e Aldo morto compongono una trilogia edita da Titivillus nel 2012 con il titolo Storia cadaverica d’Italia. Lo spettacolo Aldo morto è stato candidato al Premio Ubu nel 2012 come migliore novità drammaturgica, ha vinto il Premio Rete Critica 2012 ed il premio NICO GARRONE 2013 per il progetto speciale “Aldo morto 54”. Hanno lavorato per RaiRadio3 in varie trasmissioni e nel 2014 Rai5 ha realizzato un documentario su di loro nel ciclo “Roma: la nuova drammaturgia”.