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Per il quarto appuntamento con le residenze al Teatro dei Segni ospitiamo una compagnia siciliana di giovane formazione, ma grande esperienza. Un progetto artistico nato intorno a Manuela Lo Sicco e Sabino Civilleri, fondatori insieme a Emma Dante della compagnia Sud Costa Occidentale, e impegnati in un nuovo percorso che ha prodotto gli spettacoli “Educazione Fisica”, “Tandem” (testi della scrittrice Elena Stancanelli) e “Boxe”. Questi ultimi due lavori saranno a Modena, in scena sabato 22 marzo il primo, in residenza per la settimana successiva, con studio aperto al pubblico sabato 29 marzo, il secondo.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=hek4sUaVBAU]

sabato 22 marzo ore 21.00
TANDEM
Teatro dei Segni, Modena

Ingresso 7 € > biglietteria

regia di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
testo di Elena Stancanelli
con Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi
musiche Davide Livornese
luci Cristian Zucaro
disegno e costruzione tandem Mario Petriccione
posa in aria tandem Stefano Pasquali / La Moto 34 Roma
produzione Associazione UddU in collaborazione con Santabriganti-Scenica Festival, Festival dell’Incanto, Associazione Demetra, supporto alla produzione ExKarcere Csoa di Palermo, Teatro Nuovo Montevergini.

“Tandem” è l’incessante tentativo di ricostruire una fotografia. L’istante in cui tutto è al posto giusto. Quella che si guarda da adulti con rimpianto e nostalgia.
Due ragazze, due amiche pedalano insieme verso il giorno in cui dovranno prendere strade diverse. Quel giorno breve, come una vita.
Tutto è già avvenuto. Come nella rielaborazione di un lutto o come in un’indagine poliziesca.

Ricostruiscono la strada percorsa insieme verso la separazione, la scissione da una parte di se stesse che non tornerà più.
Il tandem è un oggetto che tiene due corpi in equilibrio, inchiodato su un fulcro centrale. E’ una macchina del tempo. Pedalando sul tandem si attraversano spazi che sono tempi e persone che sono ricordi.
Oggi è un giorno sospeso sull’orlo di qualcosa. Tutto intorno si combatte. La gente urla tra le lacrime per le strade, manifestando il proprio dissenso, divisa tra black block e mani bianche. La ribellione è energia e azione. La lotta, un mezzo per cambiare il mondo.
Le due ragazze che pedalano sul tandem sono sospese sull’orlo di qualcosa.
Il tandem è una macchina paradossale, concepita per il movimento ma costretta nella scena all’immobilità.
Questa sua condizione produce un’inversione dell’ordine: tutto quello che è stato potrebbe ancora succedere, quello che io sono potrebbe essere l’altro, quello che io voglio potrebbe non essere giusto, il luogo dove voglio andare potrebbe non essere quello che trovo.
Di fronte all’abisso, uno dei mille abissi possibili, pedalano senza sapere in quale direzione. Dove vanno le due ragazze?
Quando scendono, le due ragazze – le due ragazze, sono davvero due ragazze? Che cosa è uno e che cosa è l’altro di fronte all’abisso? – si trovano in una terra di nessuno.
Lo spazio possibile di qualsiasi scelleratezza. O al contrario di una resa che può diventare la soluzione.
Nella terra di nessuno si torna ragazzi, al tempo in cui le domande vogliono risposte, un attimo prima di scoprire che ogni risposta è un inganno. Che ogni domanda è soltanto una smania.
Qui, nella terra delle domande, incontrano/evocano uomini e donne che sono stati/che avrebbero potuto essere. Che non saranno più.
Perché c’è un punto, nella vita di ognuno di noi, in cui le cose finiscono.
Oltre, qualche volta, c’è quello che siamo.

Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco