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#Trasparenze2013 presenta

Sabato 5 ottobre ore 22.30 @ Teatro dei SegniT/Empio – critica della ragion giusta
Libera reinterpretazione dell’ Eutifrone di Platone
Spettacolo Vincitore Teatri del Sacro 2013

Carullo-Minasi | T/Empio – critica della ragion giusta [5 ottobre]

Carullo-Minasi | T/Empio – critica della ragion giusta [5 ottobre]


Scritto, diretto ed interpretato: Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
Aiuto regia: Roberto Bitto. Disegno Luci: Roberto Bonaventura
Scene e  costumi: Cinzia Muscolino. Collaborazione artistica e tecnica: Saverio Tavano. Organizzazione e relazioni esterne: Rosalba Ruggeri
Produzione Carullo-Minasi in coproduzione Federgat

Chiese, Palazzi di Giustizia e Teatri: luoghi immaginati tra di loro diversi, ma da millenni uniti dalla ricerca dell’uomo volta alla scoperta della Verità. Per entrare in ognuno di questi Templi, miracolo architettonico ha suggerito ingressi con gradinate d’accoglienza, forse metafora di possibile ascesa verso tentativi di Conoscenza.
Sulla gradinata del Palazzo di Giustizia due soggetti uniti dalla comune sorte di un processo che reciprocamente li attende, l’uno accusante e l’altro accusato per processi diversi, disquisiscono e si interrogano intorno ai temi del Sacro e dell’ Empio, concetti apparentemente opposti -ma che per la magia argomentativa di un vero confronto- si mostrano inscindibili volti diversi di una medesima medaglia. E allora il miracolo poetico si svolgerà non nell’aula di tribunale -spesso burocratico Tempio della conferma dell’ Empio- ma sui gradini di una scalinata lì dove, secondo corretto processo di analisi delle parole, s’incontrano due uomini che compiono realmente il rito dell’azione processuale.

Il “Sacro”, s’apre ad un’immagine inattesa di sé, opposta al senso comune, al pregiudizio, al comodo svuotamento di senso di una società, quale la nostra, volta alla acritica conoscenza di ciò che gli arriva come già dato. Fondamentale in tal senso procedere per sottrazione, disfarsi di tutto quanto si crede di sapere, per continuare a stupirsi della straordinaria varietà della realtà e delle sue infinite assurdità.
Giochiamo a sfidare le parole, tentando di restituire alle stesse -mettendole e mettendoci  in discussione- non un pregiudizio ma un valore, non un contorno ma un contenuto. La parola, attiva, ripulita del suo contenuto persistente e di routine, trova restituita -in forza della capacità poetica di cui è portatrice- la sua immagine inaspettata, fatta di complessità, angoli e perplessità, forse Verità.

Carullo-Minasi | T/Empio– critica della ragion giusta [5 ottobre]

Carullo-Minasi | T/Empio– critica della ragion giusta [5 ottobre]

Compagnia Carullo-Minasi

Con lo spettacolo “Due passi sono” scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi la coppia sancisce il proprio ufficiale connubio  teatrale e vince Premio Scenario per Ustica 2011 e Premio In Box 2012, oltre ad essere finalista al Premio Museo Cervi -Resistenze- 2012 e al Premio Le Voci dell’Anima 2013.
Con il monologo “Conferenza tragicheffimera -sui concetti ingannevoli dell’arte-” di e con Cristiana Minasi in coregia con Domenico Cucinotta, la compagnia  vince il Premio di Produzione E45 Napoli Fringe Festival 2013. Lo spettacolo, in una prima forma di studio, era già stato finalista al Premio Dodici Donne 2010 (Atcl) oltre ad essere performance selezionata dal Gai per Gemine Muse 2009. L’opera si ispira a “La situazione dell’artista” di Kantor, a “L’arte del Teatro”  di G. Craig e allo “Ione” di Platone.
Con l’ultimo spettacolo “T/Empio, critica della ragion giusta” -libera reinterpretazione dell’Eutifrone di Platone- dagli stessi scritto, diretto ed interpretato,  la compagnia si aggiudica la vittoria ai Teatri del Sacro 2013 oltre ad essere finalista al Bando Ne(x)twork 2013 (Teatro dell’Orologio e Kilowatt Festival).
I tre spettacoli costituiscono una trilogia sul tema del limite quale risorsa per generare qualsivoglia opera o atto, opera d’arte. La trilogia è interamente dedicata allo studio dei dialoghi di Platone: iniziata con “Due passi sono” affronta il tema dell’ Amore tramite la rielaborazione di alcuni passi del Simposio, continua con la “Conferenza tragicheffimera” quale manifesto sull’Arte, analizza il testo dello Ione e si conclude con “T/Empio” che ricerca il Sacro tramite lo studio dell’Eutifrone.
L’indagine, in maniera diversa per ciascuno dei tre spettacoli, si fa portatrice degli studi sulla struttura ludica del dialogo maieutico intrapresi con il Maestro Vassiliev.

> carullominasi.wordpress.com