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E’ entrata nel vivo la Residenza artistica di Gruppo Opera al Teatro dei Segni, dopo giorni di studio degli spazi, di costruzione di delicati apparati scenografici e di analisi dei materiali della più varia natura, che concorrono all’inizio della creazione.

Dopo l’incontro e le prove aperte con i ragazzi della #Konsulta la compagnia si prepara anche alla Condivisione di appunti coreografici dal progetto M A, l’apertura di sabato 26 gennaio (ore 21.30 Teatro dei Segni, Modena) in cui il pubblico entrerà a vedere i primi passi e il lavoro di avvicinamento al nuovo spettacolo.

Ecco una presentazione fatta dal Regista Vincenzo Schino, sintesi del processo creativo in atto (che vede impegnati, oltre a lui, la danzatrice Marta Bichisao, il musicista Federico Ortica, Marco Betti, organizzatore):

Opera inizia un nuovo percorso di ricerca attraverso un progetto di danza e creazione sonora. Nei precedenti lavori la composizione e stratificazione di segni per lo più visivi creavano un immaginario, un luogo in continua evoluzione.
Ora ci interessa isolare il movimento nella sua struttura concreta, senza necessità di applicarlo alla costruzione di una figura. Lavorare sullo spazio cavo e sulla danza.
La parola giapponese MA è traducibile come “intervallo – concreto e astratto – tra due elementi”, spaziatura connettiva e di relazione.
Indaghiamo lo spazio-tempo di MA tra danza e suono dal vivo.
Il corpo solo in scena della danzatrice sarà luogo vuoto di accoglienza e lavorerà su oggetti invisibili, su modificazioni dello spazio, sul corpo fantasma. Contemporaneamente sarà corpo che risuona, attraverso diversi sistemi di rilevamento e riproduzione sonora.

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