11 maggio ore 20.30
Largo Murialdo
Domino – Work in progress
Teatro Nucleo

Spettacolo di Teatro per gli Spazi Aperti – Produzione Teatro Nucleo 2017/2018  col sostegno di Regione Emilia Romagna e Mibact

Regia: Natasha Czertok con Filippo Benedetti, Annamaria D’Adamo, Daniele Giuliani, Marco Luciano, Martina Pagliucoli, Veronica Ragusa, Chiara Venturini
Musiche: The Busy Bee
Scenografie: Teatro Nucleo , RedoLab artigiani del riutilizzo, Luca Bernasconi
Costumi: Chiara Zini
Parte tecnica: Alessio Bettoli, Franco Campioni

Si ringrazia: studio di registrazione Animalhouse – Service Suono e Immagine

SINOSSI

La dittatura perfetta avrà le sembianze di una democrazia, una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire.
                                                                                                                                                 A.Huxley

Nel presente distopico di “Domino” non ci sono buoni e cattivi, i personaggi si muovono come pedine di un gioco crudele, ingranaggi di un sistema perverso che sembra non lasciare scampo. Cuore del gioco è un misterioso meccanismo di selezione, al quale sono sottoposte le quattro donne protagoniste. L’enigmatico parallelipedo sulla scena, lontano cugino del “monolito” di 2001 Odissea nello spazio, domina  con la sua pesantezza, metafora di un potere sempre più difficile da identificare e sovvertire .

NOTE

La comunicazione, slegata dal linguaggio verbale, passa attraverso immagini in movimento, ricordi, suoni e colori: lo spettacolo riprende in chiave tragicomica i tratti della nostra società, un “presente distopico” già noto a tutti: le frequenti notizie di disastri ambientali, di litigi  e scaramucce tra presidenti e capi di stato, il cambiamento climatico, l’avanzamento irrefrenabile della tecnologia sono solo alcune delle cronache che giorno dopo giorno ci accompagnano in un’era non più decifrabile attraverso i sistemi di valori e le coordinate spazio-temporali da noi conosciuti, dando vita a quella che crediamo essere una diffusa incapacità di reagire, mascherata da moderata  indifferenza. Riappropriarsi quindi delle strade e delle piazze con un atto teatrale pubblico ci è sembrato un gesto naturale,intimamente connesso alla tematica che si era scelto di affrontare. Fonte di ispirazione sono stati i romanzi distopici “1984” di G.Orwell, “Il mondo nuovo” di A.Huxley, “Il racconto dell’ancella” di M.Atwood.

www.teatronucleo.org

Bio

L’esperienza pluriennale del Teatro Nucleo nel campo degli spettacoli per spazi aperti, permette l’utilizzo di una forte immediatezza comunicativa, data dall’intenso lavoro fisico degli attori, dal rapporto diretto con lo spettatore, dalla scrittura immaginifica e dalla direzione unificante, legata all’utilizzo di musiche originali, dell’illuminazione come presenza sulla scena, di spazi e scenografie modulari, legate all’efficacia della messinscena e al meccanismo emotivo da esse scaturito.