La rappresentante di lista

La rappresentante di lista

“i panni sporchi si lavano in casa propria ma noi non abbiamo una casa…”

Un’altro prezioso intervallo musicale per la seconda giornata del Trasparenze Festival, la band strumentale La Rappresentate di Lista intratterrà gli ospiti del Parco Don Giovanni Bosco venerdì 8 Maggio a intervalli tra uno spettacolo e l’altro dalle 19.30 alle 22.00 e dopo una breve pausa dalle 23.00

La Rappresentante di Lista è una band nata nel 2011 dall’incontro tra Veronica Lucchesi (voce, percussioni e strumenti giocattolo) e Dario Mangiaracina (guitalele, chitarra, fisarmonica e voce). Lui palermitano, lei toscana, entrambi attori teatrali, scrivono a quattro mani testi e melodie. La loro canzone è innanzitutto una ricerca: se spesso amante, se mai una madre, quando figlia, qualora sorella, sempre una figura femminile percorre la propria via verso casa o lontano da casa per trovare un posto o qualcuno da considerare casa, accompagnata da amore nelle sue forme disordinate e bislacche, con un sapore inconfondibile di spesa, di lenzuola, di pelle, di intimità. Metafore metropolitane associano gli uomini inadeguati delle canzoni a delusioni politiche, a crisi economiche, come fosse quello stesso amore espressione del più contemporaneo disagio sociale. La Rappresentante di Lista è un distributore di storie, narrate come immagini, suggerite in melodie. Nel 2013 La Rappresentante di Lista è fiore all’occhiello di Arezzo WaveNel 2014 è finalista a Musicultura e candidata alle targhe Tenco – miglior disco esordio. Nell’ultimo anno ha presentato “(Per la) via di casa” in piccoli club, teatrini, automobili, terrazze e appartamenti per oltre 60 date in tutta Italia.

La rappresentante di lista

 (Per la) via di casa è il disco d’esordio de la Rappresentante di Lista, ma se non fosse segnalato, nessuno si accorgerebbe di questa verginità. Veronica e Dario (toscana lei, siciliano lui), infatti, scrivono con una forte maturità, figlia della passione, degli studi, del girovagare per l’Italia nella loro compagnia teatrale. E la sfera teatrale riecheggia all’interno delle undici tracce di questo lavoro; dall’utilizzo esperto dell’espressività vocale di Veronica (La rappresentante di lista, Non sostare senza di te), alle imprevedibili sferzate musicali guidate da Dario (che fa scivolare la sua voce nella delicatissima in 1000 fan). (Per la) via di casa è un condominio di una qualche città in cui si rivela il rito della quotidianità. Una routine che ritorna nelle filastrocche (le piccole streghe di D.A.Q.C.M.), nelle ninnananne (come nella tedesca Klammern an den Zähnen), nelle preghiere (l’Alleluia nella chiusa di Bimba Libre) e nelle strutture cicliche delle altri canzoni, perché qui – come non mai – il termine canzone trova il suo valore. Una canzone-teatro che viaggia per l’Europa come un collettivo gitano che a volte ha una patria (La rappresentante di lista) e a volte ha un posto letto su cui far riflettere l’animo viaggiatore (Notte a Urbino). Quando sali sul carrozzone della canzone d’autore de la Rappresentante di Lista corri per il mondo in un disco, rapito dalle narrazioni di questa figura femminile principe che a volte è amante, a volte madre, figlia, sorella. Non c’è molto tempo per fermarsi, tra la banda (Banda alle Ciance in Bimba Libre e Non sostare senza di te) che anima un paese festante, ad Antonio Di Martino che cammina leggero con Veronica per la via di casa, alle trasferte teutoniche. Questo disco è un mistero che scopriremo solo seguendo La rappresentante di lista nel suo articolato percorso di conoscenza e scoperta dell’universo. Nell’affrontare la scrittura del secondo disco (del quale preferiamo non rivelare ancora il titolo) abbiamo lavorato su due fronti. Da un lato ci interessava definire fino in fondo la nostra inclinazione folk e popolare, cercando di precisarla e limitarla all’interno della nostra ricerca musicale; dall’altro c’era la necessità di dare continuità al progetto, soprattutto da un punto di vista narrativo. Il risultato (ad oggi, appena conclusa la fase di pre-produzione) è un progetto che continuiamo a definire queer : oltre il genere, trasversale.

Ci interessa trasformare in esotico la nostra vena popolare, la sponda mediterranea e orientale della nostra cultura. Ci interessa la lingua tedesca e la sua teatralità, l’ossessione degli inni e la poesia (nei termini della polisemia che è ambiguità). Ci interessa indagare una nuova struttura di canzone che non sia necessariamente legata al vizio strofa-bridge-ritornello, ma che trovi nella filastrocca, nella reiterazione delle parole, la sua forza espressiva. Cercheremo di allontanarci il più possibile da una modalità “canzone d’autore” definita come standard per chi canta storie in italiano e ci siamo lasciati guidare dal nostro cuore, dalla nostra pancia e dalle nostre orecchie. Il nostro unico metro di giudizio è “Se si piange, se si balla e se si urla a squarciagola” allora stiamo facendo bene. Il nostro impegno quotidiano dal 7 di Novembre ad oggi è stato quello di aggiungere un granello di bellezza al mondo. Le nuove canzone (quelle che registreremo a Febbraio e a Marzo tra Bologna e Palermo) sono 14 canzoni che raccontano 14 storie al femminile. La tracklist provvisoria è questa: “Regentanz”, “Mina”, “Siamo ospiti”, “Nostra Grande Guerra”,” Cosa farò?”, “Invisibilmente”, “I topi non avevano nipoti”, “baci per gina”, “Borabora”, “Warnung!”, “Non mi riconosci?”, “Erika”, “Certi amori sono una penisola (non fanno acqua proprio da tutte le parti)” e “Che ti piaccia o no”. Per questo nuovo lavoro, com’è già stato in “(Per la) via di casa”, vogliamo coinvolgere altri artisti. Delle condivisioni più che delle collaborazioni. Oltre alla Banda alle Ciance e a Roberto Cammarata, che sta curando con noi la produzione, chiederemo ad Angelo Di Mino, Simona Norato, Francesco Leiner e Marco Messina di esserci.