3 maggio ore 20.30
La Torre
OHHHH
Appunti per una nuova danza
Di e con Simona Bertozzi

Produzione Nexus 2019
Con il contributo di Mibac e Regione Emilia-Romagna
Con il sostegno di H(ABITA)T – Rete di Spazi per la Danza/Mousiké

Il gioco, a differenza del reale, è qualcosa di cui non resta niente.
J. Baudrillard

Passione cristallina.
Vertigine assoluta dell’osservanza
Logica dell’istante, iniziatica e irriducibile.

Tre condizioni sostanziali di assetto posturale e di proiezione dei vettori.

Tre temperature del movimento che è aderenza, per fascinazione, a un qui-e-ora, a una immersione disegnata dalla reversibilità, inarrestabile, della regola.

Inebria la leggerezza del fraseggio coreografico quando cerca di polverizzare lo spazio. Produce sforzo e precipizio l’illimitata inclinazione del gesto: nel tocco e nella fuga, nel pieno e nel vuoto.

In questa danza il ritmo è scandito da reiterati tentativi di ingresso nel rituale, in mutevoli forme che cercano appoggio sull’attrazione, inesorabile, e a tratti un po’ magica, tra visioni, mescolanze, età, provenienze.

OHHH è la prima serie di appunti coreografici creati per  ILINX – don’t stop the dance,
lavoro in debutto alla Biennale Danza di Venezia 2019.

Bio

Coreografa, danzatrice e performer, Simona Bertozzi vive a Bologna, dove si laurea in Dams. Dopo studi di ginnastica artistica e danza classica, approfondisce la sua formazione in danza contemporanea tra Italia, Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra e lavora, tra gli altri, con Tòmas Aragay (cia Societat Doctor Alonso-Spagna) e con Virgilio Sieni. In qualità di performer freelance ha inoltre collaborato con Laminarie Teatro e Fortebraccio Teatro.
Dal 2005 conduce un percorso autoriale di ricerca e scrittura coreografica, creando lavori, in forma solistica e con diversi gruppi di danzatori e performer, che hanno circuitazione e riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. Nel 2008 fonda la Compagnia Simona Bertozzi | Nexus.
Tra le creazioni più recenti emerge il progetto Prometeo (2015-2016), strutturato in sei quadri coreografici di diversa concezione coreografica e incentrati su rimandi specifici del mito prometeico e il progetto Wonder(L)and, contenitore di pratiche e collaborazioni trasversali, il cui filo conduttore è dettato da una comune aderenza all’idea di “stupore” e “meraviglia”. Fanno parte di Wonder(L)and, fra gli altri, gli episodi We two – how long we were fool’d, realizzato con la cantautrice Angela Baraldi; Flow on River e Poem of you, creato con il gruppo di richiedenti asilo Marewa.
Nel 2017 Nexus vince, con il progetto Lotus, il bando Migrarti – Spettacolo, promosso dal MiBAC.
Lotus è stato realizzato insieme a 16 giovanissime danzatrici dell’Associazione Tamil in Italia, in un dialogo tra la danza contemporanea occidentale e la danza Bharatanatyam.
Sempre nel 2017 il quadro finale del progetto Prometeo, And it burns, burns burns, è tra i quattro lavori finalisti ai premi UBU come miglior spettacolo di danza dell’anno.
Nel 2018 debutta la sua coreografia Joie de vivre, coprodotta da ERT – Emilia Romagna Fondazione, Teatro Comunale di Modena e Nexus.
Nel giugno 2019 presenterà alla Biennale di Venezia il solo ILINX – don’t stop the dance.

www.simonabertozzi.it