Torna anche quest’anno il progetto Cantieri, uno spazio di residenza nel quale è centrale il processo di lavoro piuttosto che la realizzazione di un prodotto teatrale. Le compagnie scelte dalla Direzione artistica e dalla Konsulta sono bologninicosta, Cantiere Artaud e Generazione Disagio, coadiuvate dalla compagnia Teatro Ebasko.

Il progetto inizia lunedì 7 maggio con l’incontro tra le giovani compagnie, Gerardo Guccini, professore dell’Università di Bologna, Giulio Sonno, critico indipendente, e la Konsulta e con la comunicazione del tema intorno al quale dovranno sviluppare la micro-residenza. Gli artisti raggiungeranno la sala prove di Palazzo Santa Chiara, nella quale potranno lavorare quotidianamente, alternandosi.

Questi giorni di riflessione e scambio reciproco sull’idea di creazione si concluderanno sabato 12 maggio alle ore 21.00 presso il Teatro dei Segni, quando le compagnie apriranno al pubblico gli esiti del loro processo creativo.

Cantieri è una settimana di riflessione pratica sul mestiere teatrale; un’opportunità per le giovani compagnie di spogliarsi dell’isteria del quotidiano e condividere le differenti fasi del processo creativo. Non è una competizione. Il progetto Cantieri mette al centro la questione del rapporto tra tempo e qualità del risultato. Nella sua struttura condivide il tema del processo creativo come stimolo al confronto e spinge le compagnie che ne prendono parte a ricercare dei luoghi di mezzo dove la necessità di relazionarsi al contemporaneo prende vita. Immaginare degli orizzonti comuni per cui l’attuale generazione teatrale emergente si confronta e condivide pratiche, dubbi, sfide, perplessità, soluzioni, ipotesi, tentativi e spazi di lavoro è la pietra basale per un’ars (modo di agire, talento, arte, mestiere) teatrale nuova. Si vuole porre al centro la fase primitiva della creazione, l’atto antico dell’operosità, l’agire spontaneo della ricerca che precede l’esito artistico. Cantieri è un atto antico e rivoluzionario in contrasto a modalità teatrali stantie e commerciali, fragile e complesso, ma oggi più che mai necessario.

I protagonisti dei Cantieri sono:

bologninicosta

bologninicostaÈ un collettivo che si occupa di arti performative. È un progetto di ricerca sociale e artistica, riconosciuto nel 2017 dalla Regione Lazio tra i migliori 10 attivi sul territorio nel campo delle Performing Arts, nato dall’incontro tra Sofia Bolognini (drammaturga, regista, laureata in Filosofia) e Dario Costa (compositore e performer musicale, ricercatore sociale, laureato in Psicologia della Comunicazione e in Sociologia). Il primo spettacolo “ROMEOeGIULIO” vince i premi Miglior Regia e Miglior Spettacolo al Festival Internazionale di Skopje (Macedonia) e viene selezionato in residenza presso Teatro del Lemming (Rovigo) e al Festival Dominio Pubblico presso il Teatro India (Teatro di Roma). La performance “LA CATTIVITÀ” è stata selezionata per la Residenza “MigraMenti Off” presso il Teatro Comunale di Badolato (CZ), al Festival Internazionale 99 Arts (MarteLive) ed al Festival ConfrontiCreativi dove vince il Premio ConfrontiCreativi 2016. Con il progetto “Le Città Visibili” la compagnia è selezionata in Residenza a Macomer (NU) presso il Festival della Resilienza 2016, promosso da Sardegna Teatro, Sardegna Film Commission, Università La Sapienza, Link Campus University e altri. Nel 2016 Sofia Bolognini è selezionata in Residenza per NdN Network Drammaturgia Nuova di Residenza IDRA, Kilowatt e altri con il testo “Odissea Punto Zero”. Sempre nel 2016 vince il Primo Premio Nazionale di Drammaturgia Contemporanea Cendic-Segesta con il testo “Figlie d’Egitto ovvero Le Supplici”. Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Antico di Segesta presso il Festival Dionisiache 2017, presentato a Roccella Jonica (RC) e selezionato al Festival dell’Arena a Roma. Il primo Percorso Tematico Esplorativo è “CANTIERI INCIVILI”, un progetto di ricerca sociale sull’instabilità lavorativa. Sul tema sono state condotte interviste discorsive, focus group e due workshop internazionali (uno a Skopje e uno a Roma). Hanno collaborato al Progetto: La Sapienza Università di Roma (dipartimento CoRiS), Progetto Goldstein, MainOff Festival di Palermo. Il progetto è selezionato in Residenza al Nuovo Cinema Palazzo di Roma, coproduttore dello spettacolo “ST(r)AGE” che debutterà al Piccolo Teatro di Milano presso il Festival Tramedautore 2018. Il testo ”RANCORERABBIA” di Sofia Bolognini vince il Concorso Nazionale di Drammaturgia Contemporanea L’Artigogolo 2017, e viene presentato come primo studio al Festival Inventaria 2017 e al Festival Indivenire di Roma.

www.bologninicosta.com

Cantiere Artaud

Cantiere Artaud è un collettivo di ricerca teatrale fondato ad Arezzo nel 2016, composto da Sara Bonci, Ciro Gallorano, Filippo Mugnai e Chiara Cappelli. Nel corso del 2016 la compagnia ha realizzato Nel fondo da Bassifondi di Gor’kij, spettacolo selezionato dalla Regione Toscana per un progetto di valorizzazione di artisti emergenti, con il sostegno di Diesis Teatrango (Teatro Comunale di Bucine), riadattamento e regia di Ciro Gallorano; Il signor Pirandello è desiderato al telefono di Antonio Tabucchi, riadattamento drammaturgico e regia di Ciro Gallorano (Menzione speciale della giuria critica all’interno del festival Alchimie organizzato dal Comune di Figline e Incisa Valdarno); Le trentatré versioni di un’ape di mezzanotte, poesie di Davide Rocco Colacrai, reading di e con Sara Bonci e Filippo Mugnai. Nel 2017 ha prodotto I brandelli di luce che ci rimangono, idea e creazione di Sara Bonci e Ciro Gallorano, con il sostegno di KanterStrasse Teatro. Alla base della loro idea di fare teatro c’è l’alchimia delle diverse arti sceniche: dalla potenza della parola al rapporto profondo con la musica dal vivo, dall’uso di videoinstallazioni a un approccio fisico molto istintivo e radicato. Il termine “Cantiere” sottolinea la volontà di essere continuamente pronti a cambiamenti e a nuove sperimentazioni. In secondo luogo, vuole essere un omaggio a Antonin Artaud, precursore di un teatro che tende a smuovere i nervi dello spettatore.

www.cantiereartaud.com

Generazione disagio

È un collettivo informale creatosi nel 2013 a partire da un’idea di Enrico Pittaluga e dalla collaborazione con Graziano Sirressi, Luca Mammoli, Alessandro Bruni Ocana, Andrea Panigatti e Riccardo Pippa. Nasce come esigenza artistica di dare voce a tematiche di una generazione di mezzo altrimenti non rappresentata e si rivolge a una collettività, una identità allargata, una classe sociale nell’era dell’annullamento delle classi sociali. Non si tratta di una compagnia teatrale fissa, ma di un luogo di incontro di diversi artisti (scenografi, disegnatori, artigiani, dramaturg, registi, Musicisti, video-maker) che convergono per lavorare su tematiche condivise che cambiano da progetto a progetto.
Grazie alla sua forte predisposizione alla contemporaneità, alla nuova drammaturgia, al coinvolgimento di nuovo pubblico e al rapporto diretto con l’audience, il gruppo tiene anche laboratori di recitazione, scrittura e storytelling, anche in situazioni site-specific e quartieri periferici e “a rischio” (per es. a Messina).
Al momento GENERAZIONE DISAGIO porta in scena i suoi primi due spettacoli “Dopodiché stasera mi butto” co-prodotto da Proxima Res e “Karmafulminien – figli di puttini” prodotto dal Teatro della Tosse di Genova, e inizia una collaborazione con la scenografa Anna Maddalena Cingi e l’illustratore Niccolò Masini.

www.facebook.com/generazionedisagio/